Londra (Regno Unito), 12 set. (LaPresse/PA) – Jeremy Corbyn, il neoeletto leader del partito laburista britannico, ha parlato di fronte a migliaia di persone a Londra quando ha partecipato alla manifestazione a sostegno dei rifugiati ‘Refugees are welcome’ (i rifugiati sono benvenuti). Aveva annunciato la sua presenza nel discorso con cui ha accettato la nomina, definendola la prima cosa che avrebbe fatto da segretario. Applaudito dalla folla, si è rivolto direttamente al governo con un appello perché aiuti i rifugiati: “Ammettete i vostri obblighi di fronte alla legge, questo sarebbe positivo. Ammettete i vostri obblighi di aiutare le persone come vi è richiesto dalla legge, questo sarebbe positivo. Ma soprattutto, aprite i vostri cuori e le vostre menti e rivolgete la vostra attitudine a sostenere questa gente disperata, che ha bisogno di posti dove vivere, che vuol contribuire alla nostra società, e a esseri umani proprio come voi”.
Il 66enne noto come ‘il rosso’ per le sue posizioni di sinistra, ha proseguito: “Insieme in pace, insieme nella giustizia, insieme con umanità, questa è certamente la nostra via”. Quando gli è è stato domandato perché sia comparso in pubblico appena tre ore e mezza dopo essere stato eletto, ha spiegato: “Lo faccio perché siamo tutti umani, abbiamo tutti un senso di dignità, e l’umanità e la propensione verso gli altri”. Corbyn ha definito i profughi che tentano di arrivare nel Regno Unito “vittime dela guerra, del degrado ambientale, della povertà e degli abusi umani”.
Il Regno Unito, secondo il successore di Ed Miliband, ha la responsabilità di aiutare i rifugiati in arrivo: “Il nostro obiettivo deve essere trovare soluzioni pacifiche ai problemi di questo mondo, spendere le nostre risorse nell’aiutare le persone”. Alla manifestazione ha parlato anche la leader dei Verdi, Natalie Bennett.
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