Mossul (Iraq), 2 ago. (LaPresse/EFE) – I jihadisti dello Stato islamico hanno fucilato a Mossul, in Iraq, 15 agenti della polizia irachena e arrestato quattro studenti di giornalismo accusati di collaborare con la stampa straniera. Il capo della sicurezza della provincia di Ninive, Mohamed al-Bayati, ha definito le azioni del gruppo terrorista come conseguenze delle operazioni contro le forze di sicurezza e i funzionari pubblici. I 15 poliziotti sono stati fucilati in una piazza di Mossul, di fronte a un edificio pubblico e davanti a gruppi di passanti. I corpi sono poi stati consegnati alle autorità locali.

Gli studenti dell’università di Mossul sono stati arrestati in luoghi diversi della città, accusati di aver pubblicato immagini della ‘terra del califfato’ e di collaborare con i media stranieri, ha spiegato un membro del sindacato dei giornalisti iracheni, Sufian al-Mashhandani. I giovani sono stati condotti in un carcere dello Stato islamico, per essere interrogati da un tribunale islamico. Da quando i jihadisti hanno occupato Mossul, il 10 giugno dello scorso anno, hanno ucciso centinaia di persone che si sono opposte alla loro ideologia estremista, tra cui attivisti dei diritti umani, medici, giornalisti, militari e poliziotti.

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