Bruxelles (Belgio), 31 lug. (LaPresse/EFE) – L’Unione europea ha chiesto a Israele di usare una politica a “tolleranza zero” contro le violenze perpetrate dai coloni israeliani, in seguito all’attacco contro due case di palestinesi in Cisgiordania in cui è morto un bambino di 18 mesi. “Chiediamo responsabilità totale, l’applicazione effettiva delle leggi e tolleranza zero di fronte alla violenza dei coloni”, ha detto in un comunicato un portavoce dell’Alta rappresentante per gli Affari esteri dell’Ue Federica Mogherini. Nell’attacco di stanotte, avvenuto vicino a Nablus, presunti coloni ebrei estremisti hanno lanciato bombe molotov contro due case a Duma, villaggio vicino a Nabuls, uccidendo il bambino e ferendo i genitori e suo fratello di quattro anni. “L’uccisione a sangue freddo del bimbo palestinese Ali Dawabsha, commesso presumibilmente da coloni estremisti, ci ricorda tragicamente della drammatica situazione nella regione e sottolinea l’urgente necessità di una soluzione politica al conflitto israelo-palestinese”, si legge ancora nel comunicato.
L’Ue ha poi fatto le proprie condoglianze alla famiglia Dawabsha “per la sua tragica perdita” e ha augurato pronta guarigione ai feriti. L’Ue ha infine chiesto l’avvio di “un’investigazione rapida” che porti davanti alla giustizia i responsabili di questo “terribile crimine” e ha esortato le autorità israeliane ad adottare “misure determinate per proteggere la popolazione locale”.
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