Mosca (Russia), 27 lug. (LaPresse/EFE) – Gerard Depardieu elogia la Bielorussia per la sua legge contro il vagabondaggio: il fatto che chi vagabonda “debba pagare una multa per non lavorare, questo è un segno di democrazia”. Così l’attore francese torna a far parlare di sé a causa delle sue controverse opinioni. Ospite la scorsa settimana del presidente Alexander Lukashenko, Depardieu si riferiva al decreto firmato ad aprile scorso che prevede una multa per chi stia vagabondando, con l’obiettivo di stimolare i cittadini a lavorare. “In Francia ci sono milioni di disoccupati, i contadini vivono di sussidi (…), in Bielorussia la gente deve pagare multe per non lavorare. Questo è un segno di democrazia”, ha dichiarato in una intervista diffusa dalla tv del Paese.

Della Bielorussia, di cui ha elogiato la sicurezza, Depardieu ha detto che “è come la Svizzera, però senza le vacche svizzere”. Ha poi fatto un paragone con la Francia di oggi, che ha definito un “disastro”: “Prima si stava bene, ma ora è un disastro, peggio della Grecia”. Depardieu finì sotto i riflettori nel 2013, quando ottenne il passaporto russo per mano del presidente Vladimir Putin, dopo che dichiarò di voler rinunciare alla cittadinanza francese a seguito della decisione del governo socialista di aumentare al 75% le tasse per i ricchi.

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