New York (Usa), 25 lug. (LaPresse/Xinhua) – Sono ancora centinaia di migliaia i sopravvissuti al devastante terremoto che ha colpito il Nepal lo scorso 25 aprile ad avere bisogno di aiuto. A tre mesi dal sisma, come rivela l’ufficio per il coordinamento degli Affari internazionali delle Nazioni unite (Ocha), l‘assistenza umanitaria è oggi più che mai “urgente”. Avere un riparo sicuro, cibo, acqua, servizi igienici e assistenza medica e psicologica sono ancora delle priorità.
A peggiorare le cose, riferisce l’agenzia dell’Onu, ci sono la stagione dei monsoni e l’avvicinarsi dell’inverno. Inoltre, secondo quanto riferisce Eri Kaneko, portavoce dell’Ocha, le agenzie umanitarie delle Nazioni unite ad oggi hanno ricevuto soltanto il 50% dei 422 milioni di dollari richiesti finora a scopo umanitario. Il terremoto del 25 aprile, di magnitudo 7.9, e le scosse di assestamento hanno causato quasi 9mila morti e distrutto infrastrutture e abitazioni, limitando l’accesso al cibo per oltre 3 milioni e mezzo di persone.
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