Baghdad (Iraq), 18 lug. (LaPresse/EFE) – Almeno un centinaio di persone, in maggioranza civili, sono morte e altre 130 sono rimaste ferite nell’attacco al mercato a Khan Bani Saad, città a maggioranza sciita vicino Baghdad, in Iraq. L’attentato è stato rivendicato dal gruppo jihadista Stato islamico. Lo ha dichiarato una fonte della sicurezza locale. Altre 20 persone risultano scomparse e le autorità ritengono che i loro corpi si siano disintegrati nell’esplosione del camion bomba usato per l’attentato.

Oltre alle vittime, 50 negozi e 70 veicoli sono stati distrutti. Lo Stato islamico ha rivendicato nella notte la responsabilità dell’attacco, affermando che sia stato condotto da un kamikaze a bordo di un mezzo carico di tre tonnellate di esplosivo.

Il gruppo ha parlato della morte di 180 miliziani sciiti vicino alla moschea al-Rasul al-Aadam. Le autorità stanno formando una commissione per indagare su come il camion sia riuscito ad arrivare al mercato, nonostante le pesanti misure di sicurezza adottate per la fine del ramadan e la festività di Eid al-Fitr. Il governatore della provincia di Diyala, dove l’attentato è stato commesso, ha dichiarato tre giorni di lutto e ha sospeso tutte le celebrazioni di Eid al-Fitr.

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