Quito (Ecuador), 8 lug. (LaPresse/EFE) – Papa Francesco da Quito, in Ecuador, ha lanciato un appello affinché “molti popoli latinoamericani”, attraverso le regole e le leggi, “allontanino il ricordo lasciato da ogni tipo di repressione, controllo eccessivo e la perdita della libertà”. Bergoglio l’ha detto in un incontro con la società civile nella chiesa di San Francisco de Quito, nel corso del suo viaggio in Sud America, spiegando che lì più che altrove ci si trova ad affrontare nuove sfide “che richiedono la partecipazione di tutti gli attori sociali”.
E ha aggiunto: “L’emigrazione, la concentrazione urbana, il consumismo, la disgregazione della famiglia, l’incertezza producono sacche di di povertà”, così come “le tensioni che costituiscono una minaccia per l’armonia sociale”. Poi ha avvertito che “le regole e le leggi, così come i progetti della comunità civile, devono cercare l’inclusione, aprire spazi di dialogo, di incontro”. Per Papa Francesco, la speranza di un futuro migliore per questi Paesi inizia con la creazione di posti di lavoro e una crescita economica che raggiunga tutti. Ha poi fatto l’esempio di alcuni Paesi europei in cui la disoccupazione giovanile è tra il 40 e il 50%, citando il fenomeno dei ‘neet‘, coloro che non studiano né lavorano, e la mancanza di lavoro che, ha detto, genera dipendenze, tristezza, depressione, suicidio o avvicina a progetti di follia sociale.
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