Berlino (Grecia), 6 lug. (LaPresse/EFE) – Le dimissioni del ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, sono un sollievo per il dialogo con Atene, anche se non per questo i negoziati saranno più semplici. Lo ha dichiarato a Colonia il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, dicendo che l’esito dei futuri negoziati tra Unione europea e Atene non dipende da persone concrete. “Non dipende da chi negozia, ma da ciò che si negozia”, ha detto. “Il governo di Atene ha visto rafforzato il suo sostegno in casa, ma a livello europeo probabilmente no”, ha puntualizzato Schulz riferendosi al referendum di ieri sulle misure richieste dai creditori internazionali. Atene, ha detto, “ora dovrà presentare proposte che siano convincenti per il resto”.
“Saranno negoziati difficili“, ha affermato, sottolineando la necessità di un programma umanitario per far fronte alla difficile situazione umanitaria. “Penso che non dovremmo far soffrire il popolo greco”, ha aggiunto, e servirebbe un programma più preciso per contrastare le difficoltà immediate. I costi di questo non dovrebbero preoccupare i contribuenti, secondo Schulz, perché “la questione di dare aiuti umanitari a bambini o malati è una questione di solidarietà all’interno dell’Ue”.
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