Milano, 10 giu. (LaPresse) – Matteo Renzi, nella conferenza stampa congiunta con Vladimir Putin, successiva al bilaterale, ha spiegato che i due leader hanno condotto un “aggiornamento sui principali dossier internazionali”, a cominciare dalla questione Ucraina, “su cui ci sono ansie e speranze ed è un elemento di divisione. Abbiamo condiviso il principio, che l’accordo di Minsk 2 deve essere la bussola di tutti gli sforzi, e spero che tutti gli uomini di buona volontà lavorino perché l’accordo si applicato per superare questa fase di crisi”.
“Abbiamo parlato di Libia – ha aggiunto – e della minaccia del terrorismo internazionale, una minaccia che riguarda tutto il mondo, dal Mediterrano all’Afghanistan, passando per tutte le zone più calde del pianeta. La volontà di trovare soluzioni insieme è una delle priorità emerse dai nostri colloqui”. Renzi ha poi spiegato di “aver confermato la necessità di considerare prioritaria la questione dei profughi, anche per contrastare il terrorismo”.
“Esiste in Europa una discussione molto franca all’interno dei Paesi dell’Unione, è naturale che ci siano idee diverse, e su come si è arrivati a questa fase e su come uscirne. Al momento siamo tutti sullo stesso posizionamento, che la vera questione oggi sono gli accordi di Minsk 2, se rispettati integralmente, sono la stella polare di tutti, quando procederanno in modo spedito, anche la fase di sanzioni e contro-sanzioni verranno meno” aggiunge Renzi. “Il mio auspicio è che la Russia aderendo a Minsk 2, possa togliere l’unico elemento di divergenza internazionale, visto che sugli altri dossier il lavoro è condiviso” ha auspicato.
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