Tunisi (Tunisia), 21 mag. (LaPresse/Reuters) – Il marocchino arrestato in Italia per sospetto coinvolgimento nell’attacco al museo del Bardo, in Tunisia, fornì le armi necessarie. Lo ha fatto sapere una fonte ufficiale tunisina. Ieri la polizia ha riferito di avere arrestato il 22enne Abdelmajid Touil in relazione all’attentato del 18 marzo, in cui furono uccisi 21 turisti. “E’ un trafficante di armi, ha portato le armi per gli assalitori del Bardo dalla Libia alla Tunisia, prima della data dell’attacco”, ha dichiarato la fonte, parlando con la condizione di anonimato. Touil ha raggiunto l’Italia su un barcone a febbraio, ha dichiarato la polizia di Milano, alimentando le paure che i militanti islamisti si intrufolino tra i migranti che arrivano in Europa attraversando il mar Mediterraneo.
Annunciando l’arresto, la polizia ha spiegato che le autorità tunisine hanno riferito di credere che fosse coinvolto sia nella piannificazione, sia nell’attuazione dell’attentato. Tuttavia, una fonte vicina alle indagini italiane ha detto a Reuters che gli investigatori sono “sicuri al 99%” che Touil fosse in Italia al momento dell’attacco. Secondo la fonte, le autorità di Tunisi non hanno ancora fornito a quelle italiane i dettagli su ciò di cui Touil è sospettato di aver fatto o di quando lo avrebbe fatto, nonostante l’emissione di un mandato d’arresto.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse
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