Atene (Grecia), 12 mag. (LaPresse/EFE) – È ripreso oggi il processo ai vertici del partito greco di estrema destra Alba dorata per omicidio e gestione di un’organizzazione criminale, dopo due rinvii per vizio di forma. Quasi tutti i deputati coinvolti, così come il leader del partito Nikolaos Mijaloliakos, hanno deciso di non presentarsi in aula nel carcere di massima sicurezza di Korydallos e si sono fatti rappresentare dai loro avvocati.

Fin dalle prime ore della mattina alcuni manifestanti si sono riuniti davanti al municipio di Korydallos e sono poi andati in corteo fino alla prigione per protestare contro il fascismo e chiedere il trasferimento del processo in altra sede. Alcuni vogliono che il processo venga spostato perché vicino al carcere si trovano delle scuole e si teme che il posto possa diventare luogo di ritrovo dei neonazisti.

Sessantacinque dei 68 membri di Alba dorata a processo devono rispondere di avere guidato e di avere fatto parte di un’organizzazione criminale, mentre altri sono anche accusati di omicidio e possesso illegale di armi, documenti e droga. A dare il via al caso nei confronti di Alba dorata fu l’uccisione nel 2013 del cantante rap di sinistra Pavlos Fyssas, detto Killah P, per mano di un militante del partito di estrema destra, Yorgos Rupakias.

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