Kabul (Afghanistan), 6 mag. (LaPresse/Reuters) – Quattro uomini sono stati condannati a morte in Afghanistan, per aver partecipato al linciaggio di una donna accusata di aver bruciato un libro del Corano a Kabul. I condannati erano tra 49 imputati, 19 dei quali agenti di polizia. La 27enne, chiamata Farkhunda, fu picchiata a morte dalla folla e il suo corpo fu dato alle fiamme nel centro della capitale. Le indagini rivelarono in seguito che le accuse nei suoi confronti erano false. La sua uccisione scatenò proteste contro l’estremismo religioso, evento raro nel Paese. Altri otto imputati nel processo sono stati condannati a 16 anni di carcere per aver preso parte all’aggressione, mentre 18 sono stati dichiarati non colpevoli per mancanza di prove.
Le condanne a morte si sono in parte basate sulle riprese video effettuate con telefoni cellulari, in cui si vedono le scene del linciaggio. Alcuni degli imputati sono stati arrestati proprio dopo che hanno pubblicato sui social media le immagini dell’attacco e che hanno rivendicato di avervi preso parte. I 19 agenti di polizia imputati sono invece accusati di non essere intervenuti per fermare l’aggressione e la sentenza nei loro confronti è attesa entro questa settimana.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse
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