Parigi (Francia), 29 apr. (LaPresse/EFE) – La Francia allestirà una struttura che si occuperà di trattare i cittadini che torneranno nel Paese dopo essersi arruolati in gruppi jihadisti, per reinserirli nella società. Lo ha annunciato il primo ministro Manuel Valls, affermando che “con un accompagnamento individuale, attenzione psicologica e maggiore disciplina, questi giovani dovranno recuperare uno spazio nella nostra società”. Valls ha poi precisato che la partecipazione al programma, al via alla fine dell’anno, sarà volontaria. Tuttavia i jihadisti non potranno partecipare se le autorità giudiziarie avranno già avviato procedimenti nei loro confronti.

“Dobbiamo guardare più lontano ed esplorare nuove piste”, ha detto Valls per spiegare l’iniziativa, insistendo sull’importanza di “occuparsi degli individui senza riferimenti” al loro passato e di “reinserire i radicalizzati”, soprattutto perché “c’è una minaccia costante” contro la Francia da parte dei gruppi terroristi. Secondo i dati citati dal premier, le autorità hanno identificato 1.605 francesi o residenti in Francia coinvolti in reti terroristiche. Di questi, 445 si trovano al momento in Siria e Iraq, dove 99 di loro sono morti. Valls ha infine affermato che, grazie alle iniziative del suo governo, sono state fatte circa 1.900 segnalazioni legate al terrorismo, di cui un quarto facevano riferimento a minori e circa il 40% a donne.

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