Il Cairo (Egitto), 21 apr. (LaPresse/Reuters) – L’ex presidente egiziano Mohammed Morsi è stato condannato a 20 anni di carcere senza possibilità di libertà condizionale. Lo ha reso noto la tv egiziana. Morsi, leader dei Fratelli musulmani destituito il 3 luglio 2013 dopo proteste di massa, era accusato di incitazione all’uccisione di dimostranti durante le dimostrazioni del 2012. Tra le possibili pene c’erano anche quella di morte e l’ergastolo. Si tratta della prima sentenza nei confronti di Morsi dalla destituzione, contro cui sarà possibile ricorrere in appello.

A processo erano anche altri esponenti dei Fratelli musulmani, accusati per le stesse morti di dimostranti del dicembre 2012. Dodici sono stati condannati alla stessa pena di Morsi, tra loro Mohamed El-Beltagy, segretario generale del partito ora bandito.

Intanto, da Istanbul arriva la condanna di Amr Darrag, esponente di alto rango dei Fratelli musulmani e ministro sotto la presidenza di Morsi. Il processo a Morsi è stato “una parodia di giustizia, scritta e controllata dal governo e totalmente non sostenuta da prove”, ha dichiarato.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse

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