New York (New York, Usa), 16 mar. (LaPresse/Reuters) – Il gruppo Stato islamico rappresenta un pericolo in Afghanistan non tanto per la capacità di eseguire attacchi, quanto per quella di raggruppare sotto di sé fazioni diverse di militanti. Lo ha detto l’inviato delle Nazioni unite Nicholas Haysom riferendo sull’Afghanistan di fronte al Consiglio di sicurezza dell’Onu. “L’Unama (la missione dell’Onu in Afghanistan, ndr) ha accertato che la presenza del gruppo è un problema, tuttavia la rilevanza dell’Isis non è tanto relativa alle sue capacità intrinseche nell’area, quanto alla sua potenzialità di rappresentare un punto di riferimento per gruppi di insorti altrimenti isolati”, ha detto Haysom.

L’ultimo rapporto al Consiglio di sicurezza del segretario generale Ban Ki-moon sull’Afghanistan affermava che alcuni comandanti talebani hanno giurato fedeltà allo Stato islamico e che un numero crescente di combattenti sta cercando finanziamenti o cooperazioni con l’Isis. Tuttavia “non ci sono indicazioni di un sostegno diffuso o sistematico per l’arrivo dell’Isil in Afghanistan”, recitava il rapporto.

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