Sinferopoli, 16 mar. (LaPresse/EFE) – “Siamo particolarmente grati a Vladimir Putin. Il nostro presidente ha mostrato coraggio, una forte volontà politica e saggezza di Stato, appoggiando i risultati del referendum”. Lo ha detto il primo ministro della Crimea, Sergei Aksyonov, a un anno dal referendum che portò all’annessione della penisola da parte della Russia. “In Crimea il sostegno al presidente della Russia è attualmente pari al 90%”, ha aggiunto Aksyonov nel suo intervento, che fa parte di una serie di eventi previsti per commemorare il primo anniversario del referendum. “La scelta – ha affermato – era chiara: l’Ucraina, sangue e guerra, oppure la Russia, pace e stabilità”. E grazie a questa scelta, ha proseguito, gli abitanti della Crimea “sono sfuggiti ai tragici eventi che hanno luogo in Ucraina, alla guerra civile che è costata la vita a decine di migliaia di persone”.
Gli eventi di marzo scorso, noti nella regione come ‘la primavera di Crimea’, ha dichiarato Aksyonov, “hanno cambiato la Crimea, hanno cambiato la Russia e hanno cambiato il mondo”. Il leader del governo della Crimea ha elencato i fallimenti e le difficoltà affrontate dal governo di Kiev, contrapponendovi i successi raggiunti nella penisola, tra cui “la nazionalizzazione di aziende strategiche nel campo di energia e telefonia”, l’aumento degli stipendi del 19% e il fatto che “per la prima volta gli abitanti della Crimea hanno potuto realizzare il loro sogno di assistenza sanitaria gratuita”.
(Foto Reuters)
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