Copenaghen (Danimarca), 14 feb. (LaPresse) – E’ di un civile morto e tre poliziotti feriti il bilancio di una sparatoria avvenuta questo pomeriggio a Copenaghen durante un incontro sulla blasfemia con il controverso artista svedese Lars Vilks. Il vignettista nel 2007 aveva scatenato un’ondata di polemiche dopo aver pubblicato vignette che rappresentavano il profeta Maometto come un cane. La premier danese Helle Thorning-Schmidt ha detto che si è trattato di un “attacco terroristico”, mentre la polizia ha fatto sapere che sta cercando un sospetto e ne ha diffuso una foto.

LARS VILKS ERA GIA’ STATO MINACCIATO. Vilks aveva suscitato polemiche nel 2007 pubblicando disegni che raffiguravano il profeta Maometto come un cane, attirando minacce dai gruppi militanti islamisti. L’artista ha ricevuto numerose minacce di morte e dal 2010 vive sotto costante protezione della polizia svedese. Due anni fa, una donna che si autodefiniva Jihad Jane è stata condannata a 10 anni di carcere per aver ordito u complotto per ucciderlo.

AMBASCIATORE FRANCESE: SONO ANCORA VIVO. Almeno 40, secondo quanto riferisce la polizia, i colpi sparati all’esterno del locale in cui si stava svolgendo l’evento a cui partecipava anche l’ambasciatore francese in Danimarca François Zimeray. “Ancora vivo e in sala”, ha scritto il diplomatico su Twitter nei concitati momenti.

LA SOLIDARIETA’ DI PARIGI. Il presidente francese François Hollande ha detto di essere stato informato dell’attacco avvenuto a Copenaghen durante l’ evento pubblico sulla libertà d’informazione, al quale partecipava anche l’ambasciatore francese in Danimarca. Hollande ha espresso la sua solidarietà al primo ministro danese Helle Thorning-Schmidt e ha detto che il ministro dell’Interno francese Bernard Cazeneuve si recherà a Copenaghen il prima possibile.

Il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius ha condannato gli spari e ha definito l’accaduto un “attacco terroristico”.

POLIZIA: INDAGHIAMO SU ATTO TERROSTICO. La polizia danese sta indagando sulla sparatoria come su un “atto di terrorismo”. Lo ha detto il portavoce delle forze dell’ordine Jorgen Skov ai giornalisti. La polizia ha precisato di non sapere se quello che è avvenuto sia un atto di terrorismo, ma che sta indagando sul caso come se lo fosse.

UN SOSPETTO. Le interviste con i testimoni fanno pensare che ci sia un sospetto nella sparatoria a Copenaghen, e non due. Lo ha reso noto la polizia, aggiungendo di aver diffuso una fotografia della persona sospettata.

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