Washington (Usa), 6 feb. (LaPresse/Reuters) – L’attacco di ieri della Giordania contro lo Stato islamico in Siria “è l’inizio della nostra ritorsione in risposta a questa orribile e brutale uccisione del nostro giovane e coraggioso pilota” Muaz Kasasbeh. Lo ha detto il ministro degli Esteri della Giordania, Nasser Judeh, in un’intervista rilasciata alla Cnn. Judeh ha aggiunto che il Paese sta “alzando la posta in gioco”, inseguendo i militanti “con qualsiasi mezzo abbiamo”.
Ieri l’esercito giordano ha riferito di avere dispiegato decine di caccia contro lo Stato islamico in Siria, bombardando depositi di munizioni e campi di addestramento. Un funzionario Usa riferisce a Reuters che alla missione ha partecipato anche l’aviazione degli Stati Uniti, fornendo informazioni di intelligence, di sorveglianza, ricognizione e supporto alla scelta dei bersagli. Stando alla fonte, i raid hanno preso di mira diversi obiettivi intorno a Raqqa.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse
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