Il Cairo (Egitto), 2 feb. (LaPresse/Reuters) – Un tribunale egiziano ha condannato a morte 183 sostenitori dei Fratelli musulmani, ritenuti responsabili della morte di poliziotti nell’agosto 2013, nel corso di quello che è stato ribattezzato ‘massacro di Kerdasa’, sobborgo alla periferia di Giza. Il 14 agosto 2013, decine di sostenitori dell’ex presidente Mohammed Morsi fecero irruzione nella principale stazione di polizia del distretto di Kerdasa, uccidendo diversi poliziotti e due passanti. Un assalto avvenuto poco dopo l’attacco da parte delle forze di polizia contro due accampamenti di pro Morsi, al Cairo e Giza, per sgomberarli con la forza.

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