Tripoli (Libia), 27 gen. (LaPresse/EFE) – È salito a 11 morti, fra cui due presunti terroristi, il bilancio dell’attentato di oggi all’hotel di lusso Corinthia di Tripoli. Lo riferisce a Efe il portavoce dell’Ufficio delle operazioni di sicurezza, Esam al Naas, spiegando che le altre vittime sono tre agenti di sicurezza, un dipendente libico che era stato preso in ostaggio e cinque cittadini stranieri di nazionalità non precisata.

L’attacco è stato rivendicato da un gruppo affiliato allo Stato islamico (ex Isil o Isis), che si fa chiamare ‘Provincia Tripoli’ secondo quanto ha riportato SITE. Tuttavia Al Naas ha escluso la possibilità che si tratti di “jihadisti estremisti” assicurando di avere avviato un’indagine per risalire ai responsabili.

L’albergo ospita le poche missioni diplomatiche rimaste in Libia e nell’edificio, molto vigilato, risiede inoltre il capo del cosiddetto governo di salvezza della Libia, Omar al Hasi, imposto dai ribelli nella capitale Tripoli e non riconnosciuto dalla comunità internazionale. Fonti della sicurezza libica confermano che al-Hasi si trovava nell’hotel al momento dell’assalto precisando che è illeso.

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