Atene (Grecia), 26 gen. (LaPresse) – Il leader di Syriza, Alexis Tsipras, ha giurato da premier davanti al presidente della Repubblica della Grecia, Karolos Papoulias, che gli ha conferito ufficialmente l’incarico di formare un nuovo governo. Stamattina Tsipras ha raggiunto un accordo per formare un esecutivo con il partito di destra nazionalista Greci indipendenti. Avendo infatti ottenuto 149 seggi nelle elezioni legislative di ieri, quindi non la maggioranza assoluta che sarebbe stata di 151 deputati, Syriza aveva bisogno di trovare un alleato di governo. Greci indipendenti ha ottenuto in Parlamento 13 seggi.
Syriza si è attestato al 36,34% dei consensi ottenendo 149 seggi, cioè due in meno rispetto ai 151 necessari per avere la maggioranza assoluta dal momento che in Parlamento siedono 300 deputati. Tsipras ha dunque incontrato il leader del partito della destra nazionalista anti austerità Greci indipendenti (che ha ottenuto 13 seggi), Panos Kammenos. L’incontro era mirato a “confermare il sostegno e la possibile partecipazione di Greci indipendenti al nuovo governo”, ha riferito una fonte di Syriza. Al termine dell’incontro Kammenos ha riferito che “c’è un accordo di principio”. “Da questo momento c’è un governo” in Grecia, ha detto Kammenos, aggiungendo che “i Greci indipendenti daranno il loro voto di fiducia” all’esecutivo. L’accordo fra la sinistra di Syriza e la destra nazionalista di Greci indipendenti porta a un’alleanza insolita, che è cementata dalla comune avversità al programma di salvataggio di Unione europea e Fondo monetario internazionale. Tsipras giurerà da premier alle 15 ora italiana davanti al presidente della Repubblica greca, Kßrolos Papoulias.
Al secondo posto il partito conservatore Nuova democrazia del premier uscente Antonis Samaras, che si ferma al 27,81% con 76 seggi. A seguire il partito di estrema destra Alba dorata con il 6,28% e 17 seggi e il partito centrista ‘To potami’, che in questi risultati sale leggermente rispetto alle proiezioni di ieri e ottiene il 6,05% guadagnando 17 seggi proprio come Alba dorata, con cui si contendeva il terzo posto.
Il partito comunista greco Kke si è attestato al 5,47% con 15 seggi, il partito della destra nazionalista Greci indipendenti al 4,75% con 13 seggi e 13 deputati sono andati infine anche ai socialisti del Pasok con il 4,68%. Resta fuori dal Parlamento invece la nuova formazione fondata dall’ex premier del Pasok George Papandreou, Kinima, che non ha superato la soglia di sbarramento del 3%.
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