Parigi (Francia), 14 gen. (LaPresse/EFE) – La giustizia francese ha aperto un’indagine sulle minacce contro il settimanale satirico Le Canard Enchainé. Ieri la redazione ha fatto sapere di aver ricevuto l’8 gennaio scorso delle minacce via mail in cui si avvertiva il giornale che, dopo l’attacco a Charlie Hebdo, sarebbe arrivato il suo “turno”. Un attacco, annunciava il messaggio, che sarebbe avvenuto non con kalashnikov, ma “con asce”. Il numero di questa settimana di Le Canard Enchainé è dedicato proprio ai colleghi di Charlie Hebdo, con un editoriale intitolato: ‘Il momento è tragico, ridiamo’. Nel pezzo si legge che in altri tempi un messaggio come quello giunto in redazione “sarebbe finito nel cestino, come molti altri”, ma ora “visto il contesto, la procura lo ha preso sul serio e ha rafforzato la vigilanza del periodico e aperto un’indagine”.
Nel numero oggi in edicola della Canard, compare un’immagine di Cabu, uno dei disegnatori di Charlie Hebdo uccisi nell’attacco della scorsa settimana, a cui un uomo rende omaggio toghliendosi il cappello. Inoltre è pubblicata una vignetta in cui si vede un leader jihadista dire a due terroristi con il volto coperto: “Uccidete vignettisti, poliziotti ed ebrei, qualunque sia la loro professione”.
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