Parigi (Francia), 13 gen. (LaPresse) – Dopo avere disegnato la vignetta della prima pagina del nuovo numero di Charlie Hebdo, che ritrae Maometto che piange e regge un cartello con la scritta ‘Je suis Charlie’, “ho scritto il titolo ‘Tutto è perdonato’ e poi ho pianto”. Questo il racconto commosso di Luz, uno dei disegnatori di Charlie Hebdo, nella conferenza stampa di presentazione del nuovo numero in uscita domani, il primo dopo l’attacco di mercoledì compiuto dai fratelli Kouachi, in cui sono state uccise 12 persone.

“Vi racconto come sono andate le cose: il primo giorno per noi è stato molto complicato; anche il secondo giorno, ma dovevamo cominciare a farci delle domande e a fare il giornale. E farlo con disegni e vignette intelligenti significa provare a uscire dall’emozione”, ha raccontato Luz. “Dovevamo cominciare ma non sapevamo come cominciare, e non sapevo se avrei avuto il coraggio di cominciare”, ha proseguito facendo una lunga pausa per l’emozione. “Giovedì sera ho fatto un disegno che però non trovate su Charlie, che è il disegno della catarsi e ha permesso di sbloccare me stesso. Ho detto: il primo disegno sono riuscito a farlo, e poi abbiamo provato a continuare a fare i disegni”, ha detto Luz.

Alla domanda di una giornalista che ha chiesto di descrivere questo disegno, ha detto che era ispirato alla prima immagine che ha visto quando è arrivato nella sede del giornale: “Ho visto dei sederi a terra, e non li riconoscevo ovviamente, allora ho disegnato dei sederi e ho cominciato a scrivere ‘libertà di espressione’ a caratteri enormi, e scrivevo con un dito rosso, che ero io”. Quanto alla vignetta poi scelta come copertina del nuovo numero, ha detto di averla concepita dopo avere convocato nella sua testa tutti i talenti del giornale.

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