Parigi (Francia), 11 gen. (LaPresse) – Sfilata di capi di governo oggi all’Eliseo, accolti dal padrone di casa Francois Hollande, giunti per la grande manifestazione di Parigi contro il terrorismo. Una di quelle occasioni in cui le immagini ben riassumono i rapporti tra i Paesi.
All’arrivo del premier italiano Matteo Renzi Hollande scende qualche gradino, i due si abbracciano e si baciano. Ad accompanare Renzi il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Renzi si ferma un minuto in cima alla scalinata a scambiare qualche parola. Il tono tra i due capi di governo, compagni di partito nel Pse, sembra da vecchi confidenti, tra sguardi dritti negli occhi e pacche sulle spalle.
Poi arriva il premier britannico David Cameron, e il tono si fa ossequioso. Hollande, in quello che appare persino quasi un gesto di sottomissione, scende le scale e lo accoglie nel cortile, rinunciando alla sua posizione in cima ai gradini ed è costretto a guardarlo dal basso verso l’alto mentre gli stringe la mano, a causa della differenza di statura. L’altro, il tono grave e lo sguardo rivolto ai flash dei fotografi, dice appena qualche parola e si congeda.
E poi è il turno della cancelliera tedesca Angela Merkel. I due si abbracciano, e per un secondo uniscono il capo, appoggiando la testa l’uno all’altra, in quello che sembra addirittura un gesto d’affetto. Non un gesto capitato per caso: poco dopo Francois e Angela lo ripetono. La Germania sembra offrire una spalla su cui piangere alla Francia.
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