Parigi (Francia), 11 gen. (LaPresse/EFE) – Il “nemico del mondo” non è l’islam ma l’islam radicale, in cui rientrano lo Stato islamico (ex Isil o Isis), al-Qaeda, ma anche Hamas e Hezbollah. Lo ha detto il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, parlando alla Grande sinagoga di Parigi, dove si è recato con il presidente francese François Hollande subito dopo la marcia repubblicana per partecipare a una cerimonia i onore delle persone uccise negli attacchi terroristi di questa settimana in Francia. “Israele e l’Europa devono difendersi l’uno con l’altro nella lotta contro i radicali”, ha detto Netanyahu.

Nel suo intervento, il premier israeliano ha elogiato in particolare Lassana Bathily, l’impiegato del negozio kosher di Port de Vincennes a Parigi divenuto famoso per avere aiutato diversi clienti a salvarsi durante la presa degli ostaggi di venerdì da parte del jihadista Amdey Coulibaly, che è stato poi ucciso nel blitz delle forze speciali. In quell’attacco sono morte quattro persone, membri della comunità ebraica.

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