Parigi (Francia), 8 gen. (LaPresse) – Attacco armato a Parigi nella sede del settimanale satirico Charlie Hebdo. Tre uomini armati hanno fatto irruzione nel palazzo e poi nella redazione, uccidendo 12 persone e ferendone 11, quattro in modo grave. Tra i morti il direttore Charb e altri tre noti disegnatori, Cabu, Wolinski e Tignous. Poi due poliziotti, una persona invitata in redazione e un usciere.Gli assalitori sono fuggiti e si è aperta una frenetica caccia all’uomo. Nella notte fra mercoledì e giovedì un sospetto 18enne si è consegnato, mentre è proseguita senza esito durante tutto giovedì la caccia ai due fratelli franco-algerini ricercati, di cui la polizia ha diffuso le immagini. Sarebbero franco-algerini tornati dalla Siria nell’estate.
23.53 UNO DEI 2 FRATELLI RICERCATI SI ERA ADDESTRATO IN YEMEN. Uno dei due fratelli ricercati per l’attacco di ieri al settimanale satirico Charlie Hebdo a Parigi, il 34enne Said Kouachi, nel 2011 si era recato in Yemen settimanalmente per addestrarsi con i militanti di al-Qaeda nella penisola arabica (Aqap), uno dei gruppi più attivi affiliati ad al-Qaeda. Lo riferiscono fonti Usa ed europee vicine alle indagini in corso.
23.25 MEDIA: RICERCHE CONCLUSE, KILLER ANCORA LIBERI. Le ricerche da parte della polizia dei due principali sospettati per l’attacco a Charlie Hebdo si sono concluse e i due sono ancora a piede libero. Lo riferisce la tv francese Bfmtv.
22.59 OPERAZIONE AGENTI A LONGPONT VERSO CONCLUSIONE, ANCORA NON TROVATI I KILLER. La trentina di veicoli delle forze dell’ordine che si trovavano a Longpont, zona boschiva 70 chilometri a nordest di Parigi, stanno per lasciare l’area. Lo riferisce il giornalista di Le figaro sul posto, aggiungendo che pare che le forze di sicurezza abbiano compiuto delle ricerche nella foresta di Retz che si trova di fianco ma non abbiano trovato i due uomini ricercati per l’attacco di ieri mattina al settimanale satirico Charlie Hebdo a Parigi.
22.48 SOLIDARIETA’ AI MUSULMANI: NASCE L’HASHTAG #voyageavecmoi. Si sta diffondendo in queste ore su Twitter l’hashtag #voyageavecmoi, cioè ‘viaggia con me’, con cui gli internauti si offrono di accompagnare nei trasporti pubblici le persone che temano di essere aggredite a causa della loro appartenenza religiosa. A seguito dell’attacco di ieri al settimanale satirico Charlie Hebdo al grido di ‘Allahu akbar’ da parte di due uomini incappucciati e vestiti di nero, infatti, i musulmani temono di essere accostati alle violenze avvenute. Un hashtag analogo, in quel caso #Illridewithyou, era stato coniato in Australia a seguito della presa degli ostaggi in un bar el centro di Sydney. Allora a dare il via all’iniziativa era stato il caso di una residente di Sydney, Rachael Jacobs, che aveva raccontato su Facebook di avere visto una donna sul treno che si toglieva il velo e di essersi offerta di camminare con lei.
22.31 GOVERNO FRANCIA ANNUNCIA 1 MLN EURO PER CHARLIE HEBDO. La ministra francese della Cultura, Fleur Pellerin, ha annunciato stasera su France 5 che ha intenzione di “sbloccare d’urgenza” circa un milione di euro per il settimanale satirico Charlie Hebdo. Lo riportano i media francesi.
21.39 DOMENICA A PARIGI RIUNIONE UE-USA CONTRO TERRORISMO. Domenica a Parigi si terrà una riunione dei responsabili degli Interni di Paesi Ue e Stati Uniti a seguito dell’attacco alla sede del giornale Charlie Hebdo avvenuto ieri nella capitale francese. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve, spiegando di avere invitato i colleghi dei Paesi europei, nonché il commissario europeo Dimitris Avramopoulos, il coordinatore antiterrorismo dell’Ue Gilles de Kerchove e il ministro della Giustizia statunitense Eric Holder, oltre che il ministro dell’Interno Usa Jeh Johnson.
20.30 AL-QAEDA NEL MAGHREB ISLAMICO ELOGIA ATTACCO A CHARLIE HEBDO. Al-Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi) ha elogiato i due assalitori che ieri hanno fatto irruzione nella redazione del settimanale satirico francese Charlie Hebdo uccidendo 12 persone, affermando che sono “cavalieri della verità”. Lo ha riferito il gruppo di monitoraggio di intelligence Site, affermando che Aqmi ha elogiato l’attacco di ieri con una poesia in arabo sul proprio account di Twitter.
20.24 FONTE: SOSPETTI NON ANCORA TROVATI, NON C’E’ ASSEDIO. “Non li abbiamo trovati, non c’è un assedio”. Così un funzionario del ministero dell’Interno a Parigi, a proposito della caccia all’uomo ancora in corso circa 70 chilometri a nordest di Parigi, in Piccardia, per trovare i due fratelli franco-algerini sospettati di essere i responsabili dell’attacco di ieri mattina al settimanale satirico francese Charlie Hebdo. “Ci sono solo alcune testimonianze, quindi stiamo verificando”, ha aggiunto la fonte. Le ricerche proseguono e coinvolgono i villaggi di Corcy e Longpont, che si trovano in una zona di boschi e paludi. A Corcy, a pochi chilometri dalla pompa di benzina in cui fonti riferiscono di avere avvistato i due, circa una ventina di agenti con elmetti hanno effettuato controlli casa per casa.
20.00 LUCI TORRE EIFFEL SPENTE IN ONORE DI VITTIME ATTACCO. Si sono appena spente le luci della Torre Eiffel a Parigi. L’iniziativa è stata adottata in onore delle vittime dell’attacco di ieri alla sede del settimanale satirico Charlie Hebdo, in cui sono state uccise 12 persone. Intanto la caccia all’uomo prosegue a nord di Parigi nella regione della Piccardia, dove si ritiene si trovino i due sospettati.
19.17 DISPIEGATI OLTRE 88MILA AGENTI. Sono 88mila gli agenti mobilitati in tutta la Francia, la maggior parte nell’Ile de France, a seguito dell’attacco di ieri alla sede del settimanale satirico Charlie Hebdo a Parigi, in cui sono state uccise 12 persone. Lo ha annunciato in conferenza stampa il ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve, spiegando che questa “mobilitazione eccezionale” consente di garantire sicurezza in un alto numero di sedi sensibili, tra cui giornali, scuole confessionali, stazioni, aeroporti, siti turistici e religiosi. “La minaccia, non smetto di dire, è molto seria”, ha affermato Cazeneuve.
19.09 CAZENEUVE: NON TOLLERIAMO AZIONI CONTRO ISLAM. Il governo francese “non tollera nessuna azione né minaccia contro luoghi di culto né alcuna manifestazione ostile rivolta ai francesi per la loro origine o religione” e “gli autori di tali atti devono sapere che saranno anch’essi cercati, arrestati e puniti”. Così il ministro dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve, parlando in conferenza stampa. Cazeneuve ha rinnovato l’appello ai francesi a “restare uniti”, ricordando che “l’unità nazionale è fondamentale tanto più che il progetto dei terroristi prevede di scatenare paura e mettere i francesi gli uni contro gli altri”.
19.04 CAZENEUVE: NESSUN LEGAME CON SPARATORIA MONTROUGE. Finora non ci sono collegamenti fra l’attacco di ieri alla sede del settimanale francese Charlie Hebdo a Parigi e la sparatoria avvenuta stamattina a Montrouge, in cui è rimasta uccisa una poliziotta. Lo ha detto in conferenza stampa il ministero dell’Interno francese, Bernard Cazeneuve.
17.20. IN CORSO RICERCHE IN PICCARDIA. La presenza dei due sospettati per l’attacco di ieri mattina alla sede del settimanale satirico Charlie Hebdo era stata segnalata oggi nei pressi di Villers-Cotterêts, nel dipartimento di Aisne in Piccardia. Nella zona sono dispiegati diversi agenti del Raid facente capo alla polizia e del Gign facente capo alla gendarmerie e specializzato in operazioni antiterrorismo. Stando a Le Figaro un testimone avrebbe detto che numerose perquisizioni sono avvenute nelle case della città di Longpont e che ora le ricerche si concentrano nella borgata di Corcy.
14.00. SOSPETTI BARRICATI IN CASA. I due fratelli sospettati dell’attacco a Charlie Hebdo, in Francia, sarebbero barricati in una abitazioe di Crépy-en-Valois, nel dipartimento dell’Oise in Picardia.
Secondo quanto ha riferito France 3 Picardie sul suo sito web, due elicotteri per il trasporto di soldati sorvolano la località. Diversi veicoli delle forze dell’ordine si trovano nelle strade. La prefettura dell’Oise ha confermato che è in corso una caccia all’uomo.
13.52. TORRE EIFFEL SI SPEGNE PER VITTIME. Stasera alle 20 le luci della Torre Eiffel a Parigi saranno spente in omaggio alle vittime dell’attacco alla sede del settimanale satirico Charlie Hebdo. Lo fanno sapere le autorità di Parigi sul profilo Twitter ufficiale della città.
13.00. MINUTO DI SILENZIO IN PARLAMETNO UE. Un minuto di silenzio è stato osservato al Parlamento europeo in onore delle vittime dell’attacco alla redazione del settimanale francese Charlie Hebdo, in cui hanno perso la vita 12 persone. Sia la Commissione europea sia il Consiglio europeo hanno osservato un minuto di silenzio nelle loro rispettive sedi a Bruxelles. Intanto la Federazione internazionale dei giornalisti e la Federazione europea dei giornalisti hanno organizzato un evento in ricordo delle vittime nel Résidence Palace, in cui cui hanno i propri uffici diversi media.
12.39. DOMENICA MARCIA A PARIGI. Una marcia in omaggio alle vittime dell’attacco alla redazione del settimanale francese Charlie Hebdo si terrà a Parigi domenica, non sabato come previsto inizialmente. Lo ha riportato il quotidiano Le Figaro, citando l’ufficio del primo ministro francese Manuel Valls. La manifestazione è stata proposta da Partito socialista, Partito comunista, Europa Ecologia-i Verdi, Movimento repubblicano e cittadino e Partito radicale di sinistra. Valls ha chiamato l’ex presidente Nicolas Sarkozy per invitare anche l’Ump, mentre la leader del Fronte nazionale, Marine Le Pen, ha fatto sapere di essere in attesa di una telefonata del premier. “Se saranno soddisfatte le condizioni, inviteremo le persone a partecipare alla manifestazione”, ha annunciato Sarkozy.
12.35. RAFFORZATA SORVEGLIANZA PUNTI DI ACCESSO PARIGI. La sorveglianza è stata rafforzata a tutti gli accessi di Parigi, dopo che i due sospetti dell’attacco a Charlie Hebdo sono stati avvistati in un’auto diretta verso la capitale. Lo ha fatto sapere 20 Minutes, citando fonti della prefettura. I due sospetti, i fratelli Said e Chérif Kouachi, sono stati visti nel dipartimento dell’Aisne a bordo di una Clio che si sta dirigendo verso la zona nordorientale di Parigi, ha riferito la testata. Ad avvertire le forze dell’ordine è stato un benzinaio. Ha spiegato che i sospetti hanno nel retro del veicolo, che non ha le targhe originali, armi pesanti che sembrano kalashnikov e lanciarazzi. I due indossano passamontagna.
12.00. MINUTO DI SILENZIO IN FRANCIA. La Francia ha osservato un minuto di silenzio alle 12, in onore delle vittime dell’attacco al settimanale satirico Charlie Hebdo a Parigi. Dodici persone sono state uccise, mentre 11 sono state ferite. Gli assalitori sono in fuga e le forze dell’ordine stanno dando loro la caccia.
11.47. SARKOZY: GUERRA A CIVILIZZAZIONE. “È una guerra dichiarata alla civilizzazione. Di fronte alla barbarie, la civilizzazione deve difendersi”. Così l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy, citato dal quotidiano Le Figaro, in riferimento all’attacco al settimanale satirico Charlie Hebdo. “François Hollande mi ha proposto di venire a incontrarlo – ha detto Sarkozy dopo aver incontrato il capo dello Stato all’Eliseo – e ho accettato per mostrare la nostra unità nazionale di fronte a un attacco lanciato da fanatici determinati contro la nostra civilizzazione e le idee che ci stanno al cuore. Sono rimasto colpito dalla dignità e dalla risolutezza dei miei compatrioti. Bisogna mostrare un fronte unito”. “Bisogna – ha concluso Sarkozy – adottare delle misure decise. Si può migliorare il nostro sistema di sicurezza”.
11.45 CITTADINANZA ONORARIA A GIORNALE. Il settimanale Charlie Hebdo domani riceverà la cittadinanza onoraria di Parigi. Lo ha scritto su Twitter il giornalista francese Arnaud Tousch, citato da Le Figaro. La cerimonia si svolgerà domani mattina alle 9 durante un Consiglio straordinario.
11.39. 5 FERMATI, ANCHE SORELLA DEI 2 RICERCATI. Cinque persone sono state poste in stato di fermo a Reims, in Francia tra cui la sorella dei fratelli ricercati Kouachi, il marito di questa e la moglie di Said Kouachi. Lo ha fatto sapere France 3. Gli arresti sono stati condotti in relazione all’attacco al settimanale satirico Charlie Hebdo.
11.00 HOLLANDE: FRANCIA SA UNIRSI PER LA PACE. “La nostra Francia sa unirsi per difendere il suo ideale, l’ideale della pace”. Lo ha dichiarato il presidente francese, François Hollande, in relazione all’attacco al settimanale Charlie Hebdo. “La Francia – ha aggiunto, secondo quanto riporta Le Figaro – è stata colpita proprio al cuore, nella capitale, in un luogo dove soffiava lo spirito di resistenza”.
10.55. BANDIERE A MEZZ’ASTA. Bandiere a mezz’asta davanti alla sede della Commissione europea a Bruxelles in segno di lutto dopo l’attacco di ieri alla redazione del settimanale satirico francese Charlie Hebdo, in cui hanno perso la vita 12 persone. Sul profilo ufficiale di Twitter la Commissione ha pubblicato una foto delle bandiere abbassate, con l’hashtag #JeSuisCharlie.
10.50. UCCISA POLIZIOTTA IN SPARATORIA A SUD DI PARIGI. E’ morta la poliziotta ferita questa mattina nella sparatoria a Montrouge, a sud di Parigi. Lo fa sapere Le Figaro.
9.50.INCONTRO HOLLANDE E SARKOZY. Il presidente francese, François Hollande, ha accolto all’Eliseo il suo predecessore Nicolas Sarkozy. Lo hanno fatto sapere i media francesi, dopo che l’incontro era stato annunciato ieri.
9.50. PREMIER: BENE CITTADINI UNITI. “E’ positivo che i nostri concittadini si siano uniti”. Lo ha dichiarato il premier francese Manuel Valls, nei pochi commenti rilasciati uscendo dalla riunione di emergenza all’Eliseo. Non ha fornito alcuna nuova informazione, ha riferito Le Figaro, e ha fatto appello alla stampa perché sia cauta nel diffondere informazioni, per non dare ai sospetti elementi che permettano loro di fuggire. “Il presidente, tutti i ministri coinvolti e io stesso seguiamo molto attentamente la situazione”, ha aggiunto.
9.20. FERMATO SOSPETTO PER SPARATORIA. Secondo l’emittente francese Rtl, una persona è stata arrestata in relazione alla sparatoria a sud di Parigi. Le informazioni sono ancora confuse, ma si tratterebbe di un uomo “di origine africana”, che indossava un giubbotto antiproiettile ed era armato di una mitragliatrice. Se la notizia fosse confermata, significherebbe che non si tratta di uno dei due sospetti ricercati per l’attacco al settimanale Charlie Hebdo. Sarebbe un uomo noto alle forze di polizia, con precedenti penali, nato nel 1962. Secondo Le Figaro un agente è rimasto gravemente ferito.
8.40. NUOVA SPARATORIA A SUD DI PARIGI. Sparatoria a Port de Chatillon, alle porte di Parigi. Secondo i media francesi, due poliziotti sono a terra. Lo riportano i media francesi, specificando che non è noto se il fatto sia legato all’attacco al settimanale Charlie Hebdo e alla caccia ai responsabili. L’uomo che ha sparato sarebbe fuggito con la metropolitana.
8.30. GLI ARRESTI. Diverse persone sono state arrestate, nel corso delle operazioni di polizia e forze speciali per catturare i due fratelli sospettati di aver condotto l’attacco. Lo ha fatto sapere il premier francese, Manuel Valls.
8.15. CACCIA A SOSPETTI. Prosegue la caccia all’uomo degli altri due sospetti, i fratelli franco-algerini Kouachi e Cherif Kouachi. La polizia ne ha diffuso le fotografie. Migliaia di soldati e poliziotti sono dispiegati nelle strade francesi. Le ricerche si concentrano a Reims, ma indagini sono in corso in molti luoghi della Francia. La polizia ha avvertito che i fratelli, di cittadinanza francese e poco più che trentenni, con possibili legami ad al-Qaeda, potrebbero essere armati e pericolosi.
8.00. 18ENNE SI CONSEGNA. Si è consegnato alla polizia francese Hamyd Mourad, 18 anni, ricercato come sospetto in relazione all’attacco al settimanale satirico Charlie Hebdo. Il giovane, hanno riferito fonti ufficiali, si è presentato alle forze dell’ordine dopo aver sentito il suo nome nei notiziari.
LUTTO NAZIONALE. Il presidente François Hollande, che ha ricevuto messaggi di solidarietà da tutto il mondo, ha proclamato per oggi una giornata di lutto nazionale. Le bandiere francesi resteranno a mezz’asta per tre giorni, ha annunciato Hollande. La Francia è sotto shock e con lei tutta l’Europa. Cortei silenziosi si sono svolti ieri in molte città, portando a Tolosa, Lione e Parigi oltre 15mila persone. Anche a Londra, Berlino e Bruxelles le persone sono scese in piazza in solidarietà alle vittime.
LE MINACCE A CHARLIE HEBDO. Il settimanale Charlie Hebdo divenne particolarmente noto quando fu bersaglio di accuse e minacce nel 2006 a causa di una serie di caricature del profeta Maometto, diffuse inizialmente dal quotidiano danese Jyllands-Posten. Nel 2011 la sede del giornale venne colpita da alcune bombe molotov; l’attacco fu lanciato prima dell’uscita nelle edicole di un numero con in copertina un’altra vignetta satirica con Maometto. Il direttore Charb, secondo fonti di polizia, “negli ultimi giorni sarebbe stato oggetto di minacce sempre più pesanti”.
UCCISO ANCHE CHARB. Il direttore del settimanale satirico, Stéphane Carbonnier, conosciuto come Charb, è tra i 12 morti. Tra i morti ci sono anche i vignettisti Cabu, Tignous e Wolinski. Ucciso inoltre l’economista Bernard Maris, azionista della testata parigina e collaboratore di France Inter. Un poliziotto è stato ucciso all’esterno, con un colpo d’arma da fuoco sparato a freddo. Lo scioccante video della sua uccisione, ripreso da un testimone, è stato diffuso sul web e sui social media. Uccisa anche la guardia del corpo di Charb, che era in redazione con i disegnatori. Infine, è stato freddato anche un uomo di Clermont-Ferrant, organizzatore di un festival, che era stato invitato a incontrare la redazione.
ASSALITORI ADDESTRATI. Secondo alcuni esperti, il modo in cui hanno agito gli assalitori dimostra chiaramente che hanno avuto un addestramento avanzato di tipo militare.”Lo si vede chiaramente dal modo in cui tengono le armi, da come avanzano in modo calmo e freddo. Hanno di certo ricevuto una formazione di tipo militare”, afferma una fonte, un ex ufficiale della polizia, che ha parlato a Le Figaro. Un altro ex poliziotto sottolinea “il loro sangue freddo: sono stati addestrati in Siria, Iraq o altrove, forse persino in Francia. Ciò che è certo è che sono stati addestrati”.
ALLERTA IN EUROPA. Il giornale danese Jyllands-Posten, che aveva pubblicato caricature di Maometto ed è stato bersaglio di minacce, a seguito dell’attacco ha rafforzato le misure di sicurezza. Anche la Spagna ha aumentato il livello di allerta, mentre Norvegia e Danimarca hanno avvisato di osservare con attenzione la situazione. E a Parigi 500 agenti e gendarmi sono stati schierati per rafforzare i controlli, mentre sono stati dispiegati soldati anche negli aeroporti. L’Fbi ha fatto intanto sapere che sta collaborando alle indagini.
DESTRA INSORGE. La destra europea non è stata in silenzio. Marine Le Pen, presidente del Front National, ha esosrtato a “dire le cose come stanno: non bisogna tacere, ma cominciare a osare dare un nome a quanto accaduto. Si tratta di un attentato terroristico commesso in nome dell’islamismo radicale”. Secco anche Pegida, il movimento contro l’islamizzazione dell’Occidente che nelle ultime manifestazoni in Germania è riuscito a richiamare 18mila persone: “Gli islamisti, contro i quali Pegida sta cercando di mettere in guardia da 12 settimane, hanno dimostrato oggi in Francia di non essere in grado di praticare la democrazia, ma di vedere la violenza e la morte come la soluzione”.
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