Pyongyang (Corea del Nord), 4 gen. (LaPresse/Xinhua) – La Corea del Nord ha respinto le nuove sanzioni varate dagli Stati Uniti in seguito all’attacco hacker contro Sony Pictures. “Ora – ha detto un portavoce del ministero degli Esteri, citato dall’agenzia stampa ufficiale Kcna – è tempo che gli Usa sappiano che le loro sanzioni non indeboliscono la Corea del Nord”, ma sono “contro-produttive”. Le sanzioni, ha aggiunto, mostrano che Washington non ha rinunciato alla incallita ripugnanza e ostilità contro la Corea del Nord.
Il portavoce ha poi accusato gli Usa di non aver accettato la proposta di Pyongyang di condurre un’indagine congiunta sul l’episodio dell’attacco hacker. L’atteggiamento degli Usa che punta solo a “soffocare la Corea del Nord – ha proseguito il funzionario – non farà altro che rafforzare il desiderio di Pyongyang di difendere la sovranità del Paese e la dignità della nazione”.
Venerdì il presidente Usa Barack Obama ha firmato un ordine esecutivo per imporre nuove sanzioni contro la Corea del Nord, in risposta a quelle che ha definito “numerose provocazioni” di Pyongyang, in particolare il recente attacco a Sony Pictures Entertainment. Il provvedimento colpisce tre organismi governativi e 10 individui, negando loro l’accesso al sistema finanziario americano e impedendo loro di effettuare transazioni con i cittadini Usa.
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