Washington (Usa), 19 dic. (LaPresse/AP) – L’Fbi ha accusato la Corea del Nord di essere responsabile dell’attacco hacker nei confronti della casa cinematografica Sony Pictures e si dice “profondamente preoccupata”. “Le azioni della Corea del Nord erano tese a infliggere danni significativi a una compagnia americana e a sopprimere il diritto di espressione dei cittadini statunitensi. Tali atti di intimidazione vanno oltre i limiti accettabili del comportamento fra Stati”, afferma un comunicato dell’Fbi. Nella nota, il Federal Bureau of Investigation afferma di avere trovato delle similarità fra gli strumenti usati per l’attacco a Sony Pictures e precedenti azioni di hacker legate alla Corea del Nord. In precedenza l’amministrazione Obama aveva rifiutato di attribuire apertamente a Pyongyang la responsabilità dell’attacco, ma la Casa Bianca fa sapere che sta valutando una serie di opzioni. Nella violazione dei server di Sony Pictures sono state diffuse decine di migliaia di e-mail private dei vertici aziendali e sono state fatte minacce di atti terroristici, che hanno portato alla decisione di annullare la premiere del film ‘The Interview’, che descrive un attentato nei confronti del presidente nordcoreano Kim Jong Un.
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