Brisbane (Australia), 16 nov. (LaPresse/AP) – Se Mosca non cambierà atteggiamento nel contesto della crisi ucraina, rispettando gli accordi di Minsk, continuerà a essere isolata. Gli Stati Uniti “non preferiscono vedere la Russia isolata, ma così è”. Lo ha detto il presidente Usa Barack Obama, in conferenza stampa a Brisbane, poco dopo aver incontrato i leader europei per discutere del conflitto e del deterioramento della sicurezza nell’area est dell’Ucraina. Al confronto, avvenuto a margine del summit del G20, erano presenti il presidente francese François Hollande, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il premier britannico David Cameron, il presidente del Consiglio Matteo Renzi, i rappresentanti di Spagna e Unione europea.
Sulla possibilità di aumentare le sanzioni contro Mosca, il presidente ha sottolineato che “le sanzioni in vigore stanno funzionando bene”. Poi ha aggiunto: “Siamo molto fermi sulla necessità di rispettare i principi internazionali fondamentali. Uno di questi principi è che non si deve invadere un altro Paese” o finanziare chi destabilizza una nazione “che ha meccanismi di elezioni democratiche”.
PUTIN: CONTENTO PERT RISULTATO SUMMIT E ATMOSFERA TROVATA – Le discussioni sull’Ucraina che si sono tenute a margine del summit del G20 sono state “molto oneste, significative e utili”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nella conferenza stampa tenuta prima di lasciare Brisbane. L’Ucraina, ha spiegato, non è mai stata menzionata negli incontri ufficiali del G20, ma è stata al centro dei colloqui con i singoli leader. “In generale – ha aggiunto – ho parlato un po’ delle sanzioni nei miei incontri privati e c’è stata una visione condivisa del fatto che le sanzioni siano negative” per entrambe le parti. “Abbiamo anche parlato di cosa deve essere fatto per uscire da questa situazione”, ha concluso.
“Sono molto contenuto del risultato e dell’atmosfera” trovata al summit del G20″, ha detto Putin.
PUTIN: FUGA DA G20? SPERO SOLO DORMIRE QUALCHE ORA– Nessuna fuga da Brisbane, solo tanti impegni a cui fare fronte da domani. Così il presidente russo Vladimir Putin ha spiegato la sua partenza dalla città che ha ospitato il G20, in Australia, qualche ora prima degli altri leader. “Lunedì – ha detto, poco prima di partire – devo andare a lavorare. Spero di riuscire a dormire quattro o cinque ore. L’ho detto a Tony (Abbott, il premier australiano, ndr) ed è stato molto comprensivo”. Putin ha iniziato la sua conferenza stampa finale, durata circa mezz’ora, ringraziando proprio Abbott per aver fornito una “atmosfera positiva, accogliente e buona per lavorare”.
Il numero uno del Cremlino è ripartito prima che si tenesse l’incontro tra Barack Obama e i leader europei proprio sulla scottante situazione ucraina. I giornali della New Corp. in Australia hanno scritto che ieri Putin avrebbe preso in considerazione di lasciare il summit prima, a causa del clima gelido nei suoi confronti, ma l’ufficio di Abbott oggi ha confermato che la partenza di oggi, qualche ora prima degli altri leader, era già in programma.
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