Ottawa (Canada), 23 ott. (LaPresse/AP) – La madre dell’uomo che è stato identificato come l’aggressore di Ottawa dice ad Associated Press che sta piangendo per le vittime della sparatoria e non per suo figlio. In una breve telefonata Susan Bibeau, questo il nome della donna, parlando in lacrime spiega che non sa cosa dire a chi è rimasto ferito nell’attacco. “Si potrà mai spiegare una cosa del genere?”, si chiede. “Ci dispiace”, aggiunge con la voce rotta dal pianto.

L’aggressore è stato identificato nelle scorse ore come Michael Zehaf-Bibeau, di 32 anni, recentemente convertitosi all’islam. Il giovane ha sparato contro il soldato 24enne Nathan Cirillo, che era di guardia davanti al Memoriale nazionale di guerra, e poi ha fatto irruzione in Parlamento aprendo il fuoco. Proprio in Parlamento è stato ucciso da Kevin Vickers, un funzionario della Camera dei comuni canadese addetto alle cerimonie. Vickers, 58 anni, svolge di solito un ruolo perlopiù cerimoniale, portando uno scettro e indossando un abito verde, guanti bianchi e un cappello alto. Nelle sparatorie sono inoltre rimaste ferite due persone. Dalla fedina penale di Zehaf-Bibeau emerge che l’uomo aveva una lunga lista di precedenti, con una serie di condanne per aggressione, rapina, doga, reati legati alle armi e altri reati. Secondo il racconto di testimoni oculari, era vestito di nero e aveva una sciarpa che gli copriva metà del viso.

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