Abuja (Nigeria), 18 ott. (LaPresse/AP) – I familiari delle 219 studentesse nigeriane rapite da Boko Haram sono cautamente ottimisti sulle notizie di un cessate il fuoco tra il governo e gli estremisti islamici. Un funzionario della Presidenza ha riferito che sono in corso negoziati per la liberazione di membri di Boko Haram in cambio delle ragazze, nelle mani degli estremisti da sei mesi. “Non crediamo che sia vero fino a quando non ce lo dimostrano”, ha commentato Bana Lawan, presidente della regione del Chibok nello Stato del Borno, nel sud della Nigeria. “Sapremo se i negoziati hanno avuto esito positivo quando vedremo le ragazze fisicamente. Allora sapremo che è tutto vero, e allora festeggeremo”, ha aggiunto.
Il portavoce del governo, Mike Omeri, non si è sbilanciato sulla reale possibilit che le ragazze siano rilasciate, ma ha solo dichiarato che il governo si sta avvicinando sempre di più alla loro liberazione.
Ieri il presidente francese Francois Hollande aveva accolto con favore la notizia del cessate il fuoco, dichiarando in una conferenza stampa a Parigi che “il rilascio delle studentesse potrebbe accadere nei prossimi giorni, o addirittura ore”. La Francia era coinvolta nei negoziati che hanno portato al rilascio di molti cittadini francesi rapiti da Boko Haram in Camerun.
Da Boko Haram intanto nessuna dichiarazione. Il gruppo limita il suo impegno pubblico agli annunci in video dal parte del leader, Abubakar Shekau. Boko Haram _ soprannome del gruppo che significa “istruzione è peccato”, si è attirato la condanna internazionale con il rapimento in aprile di 276 ragazze e giovani donne in un collegio nella città nord-orientale di Chibok. Alcune di loro sono fuggite dopo due giorni, mentre 219 restano ancora nelle mani dei ribelli.
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