Pretoria (Sudafrica), 13 ott. (LaPresse/AP) – Oscar Pistorius è di nuovo in tribunale a Pretoria per la prima volta da quando, lo scorso 12 settembre, la giudice Thokozile Masipa lo ha condannato per omicidio colposo per l’uccisione della fidanzata Reeva Steenkamp. Oggi sono cominciate una serie di testimonianze e presentazioni di argomentazioni e in settimana la giudice dovrebbe emettere la sentenza con cui deciderà l’entità della pena. Per omicidio colposo o negligente in Sudafrica è previsto un ampio margine di discrezionalità per i giudici nel decidere le pene, che possono andare da una pena sospesa con multa fino a 15 anni di carcere. Non esiste una sentenza minima, ma alcuni esperti sostengono che nel caso in cui ci sia stato l’uso di un’arma da fuoco cinque anni di carcere siano la linea guida da seguire.
Diversi poliziotti stanno di guardia accanto alla giudice Masipa per motivi di sicurezza. Le testimonianze sono cominciate con quella della psicologa Lore Hartzenberg, che si definisce esperta in consulenza post trauma, la quale ha incontrato Pistorius per la prima volta il 25 febbraio dell’anno scorso, cioè 11 giorni dopo la sparatoria in cui era stata uccisa Steenkamp. “Siamo davanti a un uomo che ha perso tutto”, ha detto Hartzenberg, che ha testimoniato per conto della difesa. “In alcune sedute lui ha solo pianto e io lo sostenevo” e “posso confermare che il suo dolore e il suo rimorso sono genuini”, ha aggiunto la psicologa.
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