Port Arthur (Texas, Usa), 11 ott. (LaPresse/AP) – Negli Stati Uniti sono stati distrutti in un inceneritore del Texas bidoni pieni di oggetti che si pensa siano stati contaminati da Thomas Eric Duncan, l’uomo morto negli Usa dopo aver contratto l’Ebola. Veolia North America ha fatto sapere che i bidoni traportati dall’appartamento di Dallas dove Duncan si è ammalato sono stati distrutti ieri nell’inceneritore dell’azienda, a Port Arthur. Veolia ha aggiunto che il suo processo di incenerimento distrugge virus e agenti patogeni con temperature che vanno da 1.500 a 2.100 gradi. Uno staff di 15 persone ha lavorato quattro giorni nell’appartamento di Duncan, indossando tute protettrici e maschere antigas mentre riempiva circa 140 barili con materassi, lenzuola e tappeti prelevati dall’intero apparamento. Duncan, che ha contratto il virus in Liberia, è morto mercoledì in ospedale a Dallas.

Anche i resti di Thomas Eric Duncan sono stati cremati. Lo ha riferito la portavoce del dipartimento del Texas dei servizi sanitari statali Christine Mann, senza aggiungere quando, dove o da chi siano stati cremati i resti. Duncan, che ha contratto il virus in Liberia, è morto mercoledì in ospedale.

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