Ankara (Turchia), 7 ott. (LaPresse/AP) – La polizia turca ha usato gas lacrimogeni contro i manifestanti curdi scesi in strada in almeno sei città per protestare contro l’avanzata del gruppo dello Stato islamico (ex Isil) nella città di Kobani, vicino al confine della Turchia. Un dimostrante ha perso la vita durante le proteste. Il 25enne, ha riferito l’agenzia di stampa Dogan, è stato ucciso nella città orientale di Varto da colpi di arma da fuoco. Secondo l’agenzia di stampa ufficiale Anadolu, invece, il giovane sarebbe stato colpito da un candelotto del gas lacrimogeno. Anche l’agenzia stampa filo-curda Firat ha confermato la notizia della morte di un manifestante. Poliziotti hanno inoltre usato gas lacrimogeni e idranti per disperdere i dimostranti a Kucuk Kenderciler, la città turca situata al di là del confine da Kobani, e a Istanbul, dove una persona è stata ricoverata dopo essere stata colpita alla testa da un candelotto di gas lacrimogeno. Alcuni dimostranti hanno inneggiato ‘Isil assassino’, accusando il governo di Ankara di collaborazione con i militanti islamici.
Le autorità turche hanno imposto un coprifuoco in sei città nella provincia sudorientale di Mardin a seguito delle proteste.
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