Parigi (Francia), 6 set. (LaPresse/AP) – Uno dei carcerieri degli ostaggi occidentali detenuti in Siria sarebbe il jihadista francese Mehdi Nemmouche, autore della strage del museo ebraico di Bruxelles dello scorso 24 maggio che ha causato la morte di quattro persone. Ad annunciarlo è la rivista francese Le Point in cui è pubblicata l’intervista a un giornalista francese Nicolas Henin, tenuto ostaggio in Siria. Henin ha raccontato di essere stato torturato proprio da Nemmouche, cittadino francese che ha effettuato soggiorni in Siria nei ranghi dello Stato islamico prima di essere arrestato in Francia dopo lo strage di Bruxelles ed estradato in Belgio il 29 luglio scorso. Nella sua testimonianza, il giornalista ha dichiarato di aver trascorso alcuni giorni di prigioniera con i due colleghi americani, James Foley e Steven Sotloff, decapitati nelle ultime settimane dai jihadisti in Iraq, e questo fa supporre che Nemmouche fosse tra i loro carcerieri. Henin è stato rilasciato ad aprile insieme ad altri reporter francesi catturati nel giugno del 2013.

In un’intervista all’Associated Press il mese scorso, Henin aveva riferito che Foley aveva subito un trattamento più duro da parte dei rapitori a causa della sua cittadinanza statunitense, ma che il giornalista si era sempre comportato con coraggio e dignità. La rivelazione sembra confermare i timori dei governi europei che molti cittadini si stiano unendo ai combattenti jihadisti in Siria e Iraq per poi tornare nei Paesi di origine per compiere attentati. Il governo francese ha riferito che circa 900 cittadini provenienti dalla Francia sono stati reclutati dalla jihad i Siria.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata