Canberra (Australia), 1 set. (LaPresse/AP) – L’Australia ha inasprito le sanzioni contro la Russia per allinearsi agli Stati Uniti e all’Unione europea, dopo che soldati di Mosca sono entrati nell’est dell’Ucraina. Il primo ministro australiano Tony Abbott ha accusato la Russia di aver cercato sfacciatamente di staccare l’Ucraina orientale dal resto del Paese. “Se i soldati russi rimarranno in Ucraina – ha affermato Abbott – e se la Russia persisterà nei suoi tentativi di dividere un Paese vicino che non le ha fatto niente di male, allora rischierà di diventare un reietto internazionale”. Le nuove sanzioni, che si aggiungono alle misure finanziarie e ai divieti di viaggio decisi da Canberra a marzo scorso, vietano il commercio di armi con la Russia e impediscono alle banche di Stato russe di accedere ai mercati australiani. È stato vietato anche il commercio con aziende petrolifere con sede in Russia e nella penisola di Crimea.
Complessivamente le sanzioni imposte dall’Australia riguardano ora 113 persone e 32 aziende russe. Il mese scorso il governo russo aveva vietato le importazioni della maggior parte dei prodotti alimentari dall’Ue, dagli Usa e dall’Australia, in risposta alle sanzioni applicate dall’Occidente. Mosca, ha dichiarato oggi Abbott, è coinvolta da mesi in una campagna mirata a destabilizzare l’Ucraina. Di conseguenza, ha dichiarato il premier, 38 cittadini australiani sono stati “brutalmente uccisi” insieme ad altre 260 persone il 17 luglio scorso, nell’abbattimento dell’aereo di Malaysia Airlines in un “territorio controllato dai ribelli appoggiati dalla Russia, con un missile fornito dalla Russia”.
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