Beirut (Libano), 1 set. (LaPresse/AP) – Sono in corso scontri tra i ribelli siriani e le truppe governative di Damasco sulle alture del Golan, vicino al confine con Israele. Ne dà notizia l’Osservatorio siriano per i diritti umani, spiegando che i combattimenti si stanno concentrando attorno alla città di Hamidiyeh, nella provincia di Quneitra. L’Osservatorio riferisce che si registrano vittime da entrambe le parti, ma ancora non sono disponibili dettagli. Violenti scontri sono aumentati nell’area da quando, mercoledì scorso, i ribelli siriani hanno preso il controllo di un passaggio di confine vicino alla città abbandonata di Quneitra.

Il giorno seguente, i combattenti del fronte Nusra, legato ad al-Qaeda, hanno rapito 45 peacekeeper delle Fiji impegnati nella missione Onu che controlla la zona cuscinetto tra Israele e la Siria.

L’Onu ha chiesto l’immediato rilascio senza condizioni dei caschi blu ancora nelle mani degli insorti, mentre i 75 soldati delle Nazioni unite di nazionalità filippina, a loro volta attaccati, sono riusciti a mettersi in salvo. Intanto, in un comunicato pubblicato online i militanti del fronte Nusra hanno rivendicato il sequestro e pubblicato una foto che mostra i peacekeeper nelle loro uniformi militari con 45 carte di identità. Gli uomini, spiega il gruppo, sono in “un luogo sicuro e in buona salute, e tutto ciò di cui hanno bisogno in termini di cibo e medicine gli è stato fornito”. Il fronte Nusra ha accusato le Nazioni Unite di non aver aiutato il popolo siriano da quando la rivolta contro il presidente Bashar Assad è iniziata nel marzo del 2011 e ha dichiarato che i figiani sono stati sequestrati in rappresaglia contro l’Onu che ha ignorato “lo spargimento di sangue quotidiano dei musulmani in Siria” e che è colluso con l’esercito di Assad “per facilitare il suo movimento a colpire i musulmani vulnerabili attraverso una zona cuscinetto sulle alture del Golan”.

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