Ginevra (Svizzera), 27 ago. (LaPresse/AP) – “Esistono ragionevoli motivi per ritenere” che il governo di Damasco ha usato gas cloro per attaccare i civili ad aprile e maggio in otto episodi separati nell’ovest della Siria. È quanto denuncia un rapporto redatto da una commissione indipendente delle Nazioni unite incaricata di investigare sulla possibile esecuzione di crimini di guerra in Siria, guidata dal diplomatico brasiliano Paulo Sergio Pinheiro.
È la prima volta che l’Onu attribuisce specificamente delle responsabilità nell’uso di agenti chimici.
Secondo il rapporto, inoltre, le forze del presidente siriano Bashar Assad stanno continuando a commettere crimini contro l’umanità sui civili, con uccisioni sistematiche e massacri, torture, stupri e rapimenti. Il documento denuncia però violenze anche da parte delle forze dello Stato islamico (ex Isil o Isis), dicendo che “i membri dell’Isis hanno commesso crimini di guerra e contro l’umanità nei governatorati di Aleppo e Raqqa, e fra questi rientrano atti di tortura, omicidi, sparizioni forzate e spostamenti forzati”.
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