Roma, 20 ago. (LaPresse) – “L’impatto della guerra: un giorno nella vita del conflitto siriano”. E’ il titolo di un documentario multimediale che racconta la guerra in Siria – che ha già causato più di 150.000 vittime e 9 milioni di sfollati – dal punto di vista di operatori umanitari, pazienti e rifugiati siriani nei paesi limitrofi.

“C’è una mancanza di umanità rispetto alla Siria, perché quando parliamo di Siria parliamo di cifre”, spiega la Dottoressa Joanne Liu, Presidente Internazionale di MSF. “Diciamo – continua – sempre: in Siria, una persona su tre è sfollata. Oppure che ci sono 2,8 milioni di rifugiati siriani. Ma per una persona normale, cosa significa questo? Nessuno capisce che quotidianamente vuol dire che i bambini non possono andare a scuola, a meno che i genitori non vogliano esporli al rischio di essere colpiti da una bomba. I bambini nei campi profughi non hanno rifugi consoni dove passare l’inverno. Le donne non possono partorire in un ambiente sicuro, e i bambini soffrono di malattie prevenibili”.

Fotografi e videomaker hanno ripreso una giornata-tipo nei progetti Msf anche in Libano, Giordania e Iraq e la raccontano attraverso storie, video e fotogallery che si possono guardare e scaricare dal sito www.msf.it/impatto-della-guerra.

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