Gaza (Striscia di Gaza), 20 ago. (LaPresse/AP) – L’esercito israeliano ha condotto circa 30 raid contro obiettivi a Gaza, mentre i militanti hanno sparato almeno 70 razzi verso il territorio dello Stato ebraico. Circa duemila riservisti israeliani mandati a casa due settimane fa sono stati richiamati in servizio, ha fatto sapere l’esercito.
Sirene d’allarme sono risuonate stamattina nel sud d’Israele, ma non ci sono notizie di feriti, anche se un pezzo di un razzo intercettato vicino a Tel Aviv è caduto su una strada trafficata. La difesa civile israeliana ha intanto ordinato la riapertura dei rifugi antiaerei nel raggio di 80 chilometri da Gaza.
Alcuni ufficiali di sicurezza egiziani hanno riferito che l’Egitto sta ancora facendo pressioni su entrambe le parti affinché accettino un cessate il fuoco. Le ostilità erano riprese ieri, alcune ore prima della scadenza della tregua, dopo che militanti avevano sparato dei razzi verso Israele. Di seguito la delegazione israeliana ha lasciato il Cairo e l’esercito dello Stato ebraico ha lanciato nuovi raid aerei nella Striscia.
Oltre duemila palestinesi, la maggior parte dei quali civili, ha perso la vita dall’inizio dell’ultimo conflitto l’8 luglio scorso. Altre decine di migliaia di persone hanno perso le proprie case. Nelle violenze sono rimasti uccisi anche 64 soldati e due civili israeliani e un lavoratore thailandese.
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