Mosca (Russia), 18 ago. (LaPresse/AP) -Decine di civili sono rimasti uccisi nell’attacco dei separatisti filorussi al convoglio di profughi in fuga dai combattimenti nella regione di Luhansk, nell’est dell’Ucraina. LO rende noto il Consiglio di sicurezza ucraino.Tra le decine di vittime ci sono anche dei bambini come ha confermato il portavoce del cosniglio nazionale di sicurezza ucraino, Andriy Lysenko. L’attacco è avvenuto tra le città di Khryashchuvate e Novosvitlivka, che si trovano sulla strada principale che porta verso la Russia dalla città ucraina di Luhansk. I ribelli non hanno ancora commentato.
I ribelli filorussi smentiscono di aver attaccato convoglio di profughi in fuga dai combattimenti nella regione di Luhansk, nell’est dell’Ucraina, causando la morte di decine di civili, tra cui bambini. “Se qualcuno è stato ucciso, non siamo stati noi, ma l’esercito ucraino”, ha dichiarato Andrei Purgin, vice primo ministro dei separatisti di Donetsk, all’Associated Press. Purgin ha aggiunto di non avere informazioni su quello che è successo ma che la posizione in cui il governo ucraino dice sia avvenuto l’attacco, si trova su una strada presa di mira in precedenza dalle forze governative.
Andriy Lysenko, portavoce del Consiglio ucraino di sicurezza nazionale, ha infatti annunciato che il bombardamento ha avuto luogo questa mattina tra le città di Khryashchuvate e Novosvitlivka, che si trovano sulla strada principale che porta verso la Russia dalla città di Luhansk. Nell’attacco, riferisce Kiev, sarebbero morte decine di civili tra cui bambini.
Tutte le questioni relative agli aiuti umanitari inviati dalla Russia per la popolazione dell’Ucraina dell’est sono state risolte e Mosca ha raggiunto un accordo con Kiev e il Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr), ha detto oggi il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, aggiungendo che il convoglio dovrebbe entrare a breve nel territorio ucraino. Lavrov ha parlato a Berlino, dove ieri sera aveva incontrato le controparti ucraina, francese e tedesca. Non è chiaro se il ministro si riferisse alle garanzie di sicurezza che la Croce rossa vuole ricevere da tutte le parti, compresi i separatisti filorussi nell’est dell’Ucraina, prima di accompagnare gli oltre 200 camion a Luhansk.
Una portavoce della Croce rossa nella regione in cui il convoglio è fermo attualmente aveva detto stamattina ad Associated Press che l’ong sta ancora aspettando di ricevere le garanzie di sicurezza.
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