Baghdad (Iraq), 18 ago. (LaPresse/AP) – Oggi altri scontri tra soldati iracheni, combattenti curdi peshmerga e i militanti dello Stato islamico vicino alla diga di Mossul, la più grande nel Paese. Il portavoce dell’esercito di Baghdad, generale Qassim al-Moussawi, ha detto che le truppe hanno preso il controllo della diga in sé, ma che pesanti combattimenti proseguono nella parte meridionale del complesso. Quasi 170 bombe sono state disinnescate intorno alla diga, ha riferito al-Moussawi, ma molte altre sono ancora disseminate nella zona. Le forze irachene e curde, ha riportato, “hanno issato la bandiera dell’Iraq” sopra la diga.
Intanto il ministero della Difesa iracheno ha fatto sapere che le forze di sicurezza “hanno liberato gran parte della diga di Mossul” con l’aiuto di raid aerei Usa. Le forze, ha aggiunto il ministero, stanno lavorando per riprendere tutto il complesso. Un comandante curdo di alto rango ha detto ad Associated Press che le forze peshmerga si sono ritirate dal complesso della diga oggi pomeriggio perché nella struttura erano stati piazzati diversi ordigni esplosivi.
CAMERON: OPERAZIONE LUNGA, MA ESCLUSA MISSIONE COMBATTIMENTO – Il Regno Unito ha escluso una missione di combattimento in Iraq, ma ha avvertito che le operazioni dell’esercito britannico nel Paese non finiranno a breve. Il primo ministro David Cameron ha detto in un’intervista alla Bbc che Londra “ha elaborato attentamente” la propria strategia, sottolineando che soldati non resteranno coinvolti in un’altra guerra. Azioni limitate, ha affermato però Cameron, sono necessarie per impedire che la violenza venga esportata nelle strade del Regno Unito. Il premier ha ribadito che Londra è pronta ad armare le forze curde peshmerga, anche se non c’è stata ancora una richiesta formale.
“Dovremmo usare – ha dichiarato Cameron – tutti i mezzi a nostra disposizione – la nostra diplomazia, i nostri rapporti politici, il nostro sistema di aiuti, il valore militare, l’esperienza – per aiutare gli altri. Dovremmo usare queste capacità nell’ambito di una strategia per fare pressioni sullo Stato islamico e garantire che ci sia una risposta adeguata a questa organizzazione terroristica, in modo che essa non possa creare caos nelle nostre strade”. Prima il segretario alla Difesa Michael Fallon aveva suggerito che le operazioni di riconoscimento in Iraq stanno andando oltre i tentativi di assistenza agli sfollati in fuga dai militanti islamici, aggiungendo che simili azioni potrebbero andare avanti per mesi.
IRAQ, STATO ISLAMICO SMENTISCE AVER PRESO CONTROLLO DIGA MOSSUL- Lo Stato islamico però ha smentito di aver perso il controllo della diga di Mossul, che sarebbe stata ripresa dalle forze irachene e curde. In un comunicato pubblicato online il gruppo militante ha definito le affermazioni del governo di Baghdad come “una semplice guerra di propaganda”.
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