Gaza (Striscia di Gaza), 13 ago. (LaPresse) – Un giornalista italiano è morto a Gaza. Si chiamava Simone Camilli e lavorava per Associated Press. Altre cinque persone, tutte palestinesi, sono morte nella stessa circostanza e sei sono rimaste ferite. A causare le vittime sarebbe stato un razzo israeliano rimasto inesploso. L’italiano, secondo le prime informazioni, stava documentando la situazione con la telecamera, quando è stato investito dall’esplosione. Si tratta, fa sapere AP, del primo reporter straniero a restare ucciso nell’attuale conflitto nella Striscia, il cui bilancio è finora di circa 1900 morti palestinesi e 67 israeliani. Camilli, riferisce AP, aveva 35 anni e lavorava per Associated Press dal 2005.

L’ESPLOSIONE NEL NORD DELLA STRISCIA. L’esplosione è avvenuta a Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza, e Camilli è stato portato nell’ospedale Kamal Adwan. L’esplosione è avvenuta mentre una squadra di esperti della polizia stava provando a disattivare l’ordigno nei pressi delle torri al-Sheikh Zayid. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa palestinese Maan, tra i morti ci sarebbe anche un giornalista locale, del quale non è stato diffuso il nome. L’agenzia inoltre fornisce l’identità di altre tre vittime palestinesi. Si tratta di: Bilal Muhammad al-Sultan di 27 anni, Taysir Ali al-Hum di 40 anni e Hazem Ahmad Abu Murad di 38 anni. Tra i feriti c’è anche il fotoreporter palestinese Hatem Moussa.

LUTTO A PITIGLIANO. Camilli era il figlio del sindaco del Comune di Pitigliano, in provincia di Grosseto, Pier Luigi Camilli. Il paese è sotto shock per la tragedia e ha dichiarato il lutto cittadino. “Tutte le manifestazioni in programma sono sospese fino a data da definire in conseguenza del grave lutto che ha colpito la famiglia del sindaco Pier Luigi Camilli”, si legge in una nota.

ROSSI SCRIVE AL PADRE DI CAMILLI. Il presidente della Toscana Enrico Rossi ha inviato un telegramma di cordoglio Pier Luigi Camilli. “Caro Pier Luigi – recita il messaggio – ho appreso la notizia della tragica morte di tuo figlio Simone a Gaza e voglio manifestarti, anche a nome della Giunta regionale toscana, la mia più sincera partecipazione al tuo dolore. La perdita di un figlio è la prova più difficile che la vita possa metterci davanti. Confido che il calore e l’affetto degli amici e della famiglia possano spingerti a guardare avanti perché a noi che restiamo è data la possibilità di onorare il ricordo dei nostri cari rinnovando il nostro impegno per la pace e il bene comune. Sono certo che è questo quello che Simone ti chiederebbe”.

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