Il Cairo (Egitto), 29 lug. (LaPresse/AP) – Proseguono a Tripoli i combattimenti fra le milizie rivali che combattono per il controllo dell’aeroporto della capitale della Libia, nonostante il cessate il fuoco di 24 ore dichiarato per domare l’incendio scoppiato dopo che è stato colpito un deposito di carburanti nello scalo. Un altro serbatoio è stato infatti colpito da un colpo di artiglieria nel distretto di Sedi Bu-Salem, vicino all’aeroporto, riferisce ad Associated Press un rappresentante anonimo della compagnia petrolifera di Stato libica. Il serbatoio, ha precisato, non ha preso fuoco dopo essere stato colpito.

Le televisioni libiche, nel frattempo, hanno invitato i residenti che vivono in un raggio di cinque chilometri dall’aeroporto di allontanarsi. Molte famiglie stanno fuggendo dalle loro case, mentre il fumo nero delle esplosioni continua a offuscare il cielo di Tripoli. A causa dei combattimenti, numerosi diplomatici e cittadini stranieri sono stati costretti ad abbandonare il Paese. Il ministro degli Esteri spagnolo ha annunciato di avere portato via in aereo 60 persone oggi, aggiungendo che l’ambasciatore è comunque rimasto a Tripoli insieme con un personale ridotto.

“La Spagna non chiuderà la sua ambasciata come dimostrazione di sostegno alla transizione libica e alle sue istituzioni, oltre che di solidarietà alla popolazione in questo periodo di crisi”, afferma il comunicato del ministero.

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