Il Cairo (Egitto), 25 lug. (LaPresse) – “In questo momento stiamo lavorando per una tregua di 7 giorni”. Lo ha annunciato il segretario di Stato Usa John Kerry nel corso di una conferenza stampa congiunta col segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon al Cairo. L’obiettivo, ha spiegato, è “permettere un cessate il fuoco umanitario sostenibile e durevole”.

“NETANYAHU VUOLE TROVARE UNA SOLUZIONE”. “Ho parlato con entrambe le parti, Netanyahu ha detto chiaramente che vuole trovare una soluzione”, ha aggiunto, sottolineando che “Netanyahu vorrebbe aiutarci e nei prosimi giorni lo farà, dobbiamo gettare basi per una tregua. Spero di fare altri progressi per il popolo di questa regione che merita la pace”.

“DALL’EGITTO UNA OFFERTA IMPORTANTE”. “Crediamo che l’Egitto abbia fatto un’offerta importante”, ha continuato, spiegando che si tratta di una “base che funzionerà” sulla quale occorre però “continuare a lavorare” per deninirne meglio i termini: “Crediamo che sette giorni possano dare a entrambe le parti la possibilità di concentrarsi sulle cose fondamentali”, ha concluso.

“Le soluzioni – ha detto Ban – devono essere basate su tre punti fondamentali: il primo è fermare i combattimenti con una tregua di sette giorni, da estendere poi ulteriormente. Il secondo è iniziare a parlare, perché non c’è una soluzione militare a questo conflitto e tutte le parti devono trovare un sistema per dialogare. Il terzo è la necessità di affrontare le radici di questa crisi”.

IL MINISTRO DELLA DIFESA ISRAELIANO: “L’OFFENSIVA POTREBBE ALLARGARSI”. La strada però sembra tuttaltro che in discesa. Mentre si stava svolgendo la conferenza stampa, però il ministro della Difesa israeliano Moshe Yaalon parlando ai militari, ha annunciato che Israele potrebbe allargare “in maniera significativa” l’operazione di terra a Gaza.

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