Ginevra (Svizzera), 23 lug. (LaPresse) – “Il mancato rispetto della legge umanitaria internazionale e del diritto alla vita è evidente in modo scioccante dall’attacco mirato del 16 luglio contro sette bambini che giocavano su una spiaggia di Gaza. Notizie credibili raccolte dal mio ufficio a Gaza riportano che i bambini sono stati prima colpiti da un attacco aereo israeliano, poi da un bombardamento navale. Tutti sono stati colpiti. Quattro, fra 9 e 11 anni, della stessa famiglia Bakr, sono morti”. Lo ha dichiarato l’Alta commissaria delle Nazioni unite per i diritti umani, Navi Pillay, a proposito delle ostilità in corso nella Striscia di Gaza.

“Ripeto la mia richiesta che il blocco (imposto sulla Striscia di Gaza, ndr) sia revocato una volta per tutte”, ha aggiunto, spiegando che “il blocco e le zone ad accesso limitato continuano a pregiudicare i diritti umani della popolazione”. “Carburante e medicine scarseggiano – ha ricordato – l’elettricità è ridotta a poche ore al giorno, colpendo la vita quotidiana e compromettendo le capacità degli ospedali di curare i molti feriti e le persone più vulnerabili”.

“Non rispettare la legge internazionale umanitaria e sui diritti umani potrebbe costituire crimine di guerra e contro l’umanità”, ha continuato, sottolineando che “Israele ha degli obblighi in quanto potenza occupante”. “Sia i palestinesi sia gli israeliani meritano una vita migliore – ha continuato – rispetto a quella di insicurezza cronica ed escalation ripetuta delle ostilità”. “Una pace duratura può cominciare solo con il rispetto dei diritti umani e della dignità umana da entrambe le parti”, ha aggiunto.

Pillay ha elencato diversi attacchi condotti da Israele nella Striscia di Gaza, tra cui quelli a un centro per disabili a Beit Lahia, sull’area di Shujaiyya a Gaza, su una casa dove risulta non si trovasse alcun militante, sull’ospedale al-Aqsa di Deri al-Balah. “Questi sono solo alcuni esempi in cui sembra ci sia la forte possibilità che la legge umanitaria internazionale sia stata violata, in modo che può costituire crimine di guerra. Ognuno di questi incidenti deve essere indagato in modo indipendente e adeguato”, ha concluso.

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