Gaza (Striscia di Gaza), 17 lug. (LaPresse) – “Ci uniamo a tutti i soggetti che in queste ore stanno chiedendo alla comunità internazionale e quindi anche al governo italiano di adoperarsi perché si arrivi a un immediato e duraturo cessate il fuoco tra il governo di Israele e Hamas, così da proteggere i civili e scongiurare una crisi umanitaria ancora più drammatica di quella attuale. La tregua di cinque ore concessa oggi e poi non rispettata è un elemento positivo, ma naturalmente non sufficiente”. E’ l’appello del direttore generale di Oxfam Italia, Roberto Barbieri, in occasione dell’incontro della ministra degli Esteri, Federica Mogherini, con le ong italiane al lavoro nei territori palestinesi e nella Striscia di Gaza, che si è tenuto stamani a Gerusalemme.
Le ong hanno sottolineato il “deterioramento del quadro umanitario e politico fino all’esplosione dell’ultimo conflitto, che ad oggi ha generato oltre 230 vittime tra la popolazione palestinese, con 39 bambini uccisi e 25mila minori che hanno bisogno di immediata assistenza psicologica”, si legge nella nota. “Minori messi a rischio adesso dalla presenza di oltre 100 bombe inesplose rimaste a terra nella Striscia”, prosegue il testo. Secondo Oxfam, al lavoro con 34 operatori locali a Gaza, l’attuale emergenza umanitaria ha cause ben precise, partite ben prima dell’escalation militare delle ultime settimane. La richiesta alla ministra Mogherini è di un intervento politico in seno all’Unione europea.
“Chiediamo al governo italiano – dice Barbieri – di esigere il rispetto da parte di Israele del diritto internazionale, a partire dalla fine del blocco su Gaza. Le preoccupazioni di Israele per la propria sicurezza, che devono essere riconosciute ed assicurate, non possono tuttavia continuare ad essere affrontate a spese della popolazione civile palestinese. Le istituzioni internazionali devono intervenire immediatamente per porre fine al blocco israeliano e concorrere a una rapida conclusione del conflitto. Gli scontri stanno raggiungendo dimensioni drammatiche per tutta la popolazione civile”.
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