Vienna (Austria), 15 lug. (LaPresse/AP) – “Al momento abbiamo fatto progressi sufficienti per poter riferire ai nostri leader che vale la pena di proseguire questo negoziato. Questa è la mia raccomandazione e sono sicuro che il segretario (di Stato Usa, ndr) John Kerry farà lo stesso”. Così il ministro degli Esteri iraniano, Mohammed Javad Zarif, al termine dei colloqui sul nucleare a Vienna con il segretario di Stato americano. A cinque giorni dalla scadenza entro cui siglare l’accordo sul nucleare iraniano con il gruppo del 5+1 (Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Russia, Cina e Germania), fissata per il 20 luglio, Teheran ha chiesto una proroga fino a sei mesi dei termini. Il nodo per il fallimento dei colloqui di questi giorni resta il numero delle centrifughe per l’arricchimento dell’uranio che l’Iran vuole conservare al livello attuale, 19mila unità, mentre le grandi potenze vogliono tagliare drasticamente.

Intanto questa mattina Kerry ha fatto sapere che consulterà il presidente Barack Obama e il Congresso sulla possibilità di estendere i negoziati tra il gruppo 5+1 e l’Iran sul programma nucleare dell’Iran oltre la scadenza del 20 luglio. “Ci sono stati – ha ammesso Kerry – progressi concreti su questioni fondamentali. Tuttavia, ci sono divergenze molto reali su altre questioni cruciali”. I negoziati, ha aggiunto, andranno avanti almeno fino a domenica.

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