Gerusalemme, 14 lug. (LaPresse/AP) – Il segretario generale delle Nazioni unite, Ban Ki-moon, chiede il cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza. In una dichiarazione, diffusa ieri dall’ufficio del suo portavoce, Ban afferma di “credere fortemente che sia nell’interesse di entrambe le parti che i passi verso la pericolosa escalation siano sostituiti con immediate misure per mettere fine ai combattimenti, evitando ulteriori vittime e maggiori rischi per la pace e la sicurezza regionali”. Sono 170 i morti palestinesi nella Striscia a causa dell’offensiva lanciata martedì scorso da Israele, secondo il bilancio del ministero della Salute di Gaza. Nessuna vittima tra gli israeliani. Ban ha condannato l’indiscriminato lancio di razzi contro obiettivi civili in Israele come una “violazione della legge internazionale”, deplorando “l’immagine delle famiglie israeliane che si nascondono nei rifugi per la paura per la sicurezza dei loro figli”.
Quindi, ha chiesto “una fine immediata per questi attacchi indecenti”. Allo stesso tempo, si dice “molto preoccupato per l’impatto sulle famiglie palestinesi dell’azione militare israeliana. Troppi civili palestinesi sono stati uccisi e ogni offensiva di terra di Israele aumenterà senza dubbio il bilancio dei morti ed esacerberà la sofferenza dei civili nella Striscia di Gaza”. Ban ha inoltre sottolineato che, nonostante la richiesta di un cessate il fuoco da parte del Consiglio di sicurezza Onu, “la situazione dentro e intorno alla Striscia di Gaza sembra peggiorare”.
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