Lima (Perù), 12 lug. (LaPresse/AP) – Chiedono migliori salari ma soprattutto migliori condizioni di lavoro e il riconoscimento della loro professionalità. Centinaia di infermieri e infermiere, indossando i loro camici da lavoro, hanno marciato per le strade di Lima, capitale del Perù, un mese dopo che il loro sindacato ha indetto lo sciopero nazionale. Destinazione finale del loro corteo è stato l’Essalud, ossia il centro di coordinamento del sistema sanitario nazionale.

Secondo i media locali, Essalud ha iniziato a licenziare gli infermieri che hanno aderito allo sciopero sindacale. La presidente di Essalud, Virginia Baffigo, si è difesa spiegando che lo sciopero è stato dichiarato illegale dal Ministero del Lavoro. In corteo le infermiere hanno sfilato portando per la città finte bare a simboleggiare quello che da loro viene definito come il tentativo di Essalud di uccidere la democrazia. Gisela Rodriguez, a capo del sindacato, ha spiegato che l’intento dello sciopero, cui hanno aderito circa 10mila persone, è quello di vedere riconosciuta la professionalità delle infermiere.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata